Secondo una recente proposta di legge, per superare i diversi problemi legati ai Bonus Edilizi, si sta studiando la possibilità di trasformare tali crediti in una sorta di “moneta fiscale” circolante tramite il modello F24. Vediamo di fare un po’ di chiarezza insieme all’Avvocato Gianluca De Micheli, curatore dell’omonimo blog ed autore di diversi contributi giuridici su magazine e blog di settore.
I problemi relativi ai “Bonus Edilizi”
Sappiamo che i bonus edilizi possono essere fruiti sotto forma di detrazioni d’imposta o, in alternativa, ceduti a terzi attraverso delle modalità alternativa alla detrazione come, ad esempio, uno sconto in fattura o la cessione diretta della detrazione. La ragione alla base dell’introduzione di tali modalità era quella di agevolare gli interventi di riqualificazione nel settore edilizio e, con il Decreto Rilancio, è stata prevista anche la possibilità di estendere la cessione della detrazione su qualsiasi bonus edilizio. I problemi che sono sorti in merito a tali bonus sono relativi agli abusi riscontrati, dovuti alle norme ritenute troppo elastiche e che hanno portato i beneficiari ad essere eccessivamente spregiudicati, mentre i cessionari troppo poco attenti. Con il propagarsi di questa situazione deficitaria, scrive Gianluca De Micheli, il Governo è dovuto correre ben presto ai ripari, emanando norme più stringenti in merito alle procedure di controllo e verifica dei bonus, rendendo di fatto meno fluido il mercato del credito. Di conseguenza, chi ne ha fatto le spese sono soprattutto le aziende che hanno effettuato i lavori tramite lo sconto in fattura, in quanto si ritrovano ad avere la maggior parte dei crediti momentaneamente “bloccati”.
Le soluzioni al vaglio del Governo
Nei giorni scorsi sono state studiate due possibili soluzioni da parte del Governo. La prima soluzione prevede la possibilità di effettuare una ulteriore cessione da parte delle banche, in modo tale da agevolare le compensazioni e che, di conseguenza, porterebbe degli effetti benefici anche alle imprese che non riescono a monetizzare dagli sconti in fattura. L’altra soluzione, invece, è quella di trasformare i crediti edilizi in “finanziamenti bancari assistiti da garanzia pubblica”. Questa ipotesi, però, sembra alquanto improbabile visto che andrebbe a trasformare le imprese cessionarie da creditori nei confronti dello stato in debitori del sistema bancario. Negli ultimi giorni si sta facendo viva, in realtà, anche una terza ipotesi per risolvere definitivamente il problema. Dalla Camera dei Deputati è stata infatti presentata una proposta di legge che consentirebbe la possibilità di trasformare i crediti edilizi in “moneta fiscale” circolante attraverso il modello F24. Se dovesse passare tale proposta, i crediti edilizi potranno essere utilizzati sia in compensazione, ma anche e soprattutto come strumenti di pagamento tra privati. Le modalità di pagamento avverranno attraverso il modello F24 di tipo compensativo, in quanto dotato dell’apposito riquadro dedicato all’apposizione delle girate.